Le novità del PGRA in sintesi
Riportiamo molto sinteticamente nel seguente articolo le novità del PGRA 2024 e l’impatto che queste avranno sul contributo, in maniera tale da dare delle indicazioni pratiche nella stipula delle polizze.
Le novità principali sono:
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- Eliminazione del PAI a favore del PGIR;
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- Introduzione della monorischio grandine agevolata;
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- Modifica della metodologia del calcolo dei parametri contributivi;
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- Riduzione dei parametri massimi contributivi;
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- Eliminazione o quasi delle clausole di salvaguardia;
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- Standard Value decurtati del 20%;
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- Fondo AgriCAT con premialità per le aziende del Centro Sud Italia;
Eliminazione del PAI a favore del PGIR;
Il Piano di gestione individuale del rischio sostituisce il PAI e sarà un documento che individua l’intera potenzialità di copertura del rischio dell’agricoltore e può essere aggiornato nel corso della campagna in funzione delle modifiche eventualmente apportate al Piano di coltivazione. Al momento non si hanno ulteriori dettagli.
Introduzione della monorischio grandine agevolata;
È possibile sottoscrivere polizze agevolate monorischio grandine, con un contributo fino al 65% della spesa ammessa, solo se sottoscritte da nuovi assicurati intesi come “CUAA e superfici” non presenti nel database delle polizze agevolate degli ultimi 5 (cinque) anni.
Il consiglio è quello di verificare prima la reale applicabilità di questa polizza.
Modifica della metodologia del calcolo dei parametri contributivi
A differenza degli anni precedenti in cui i parametri contributivi venivano calcolati sulla base dei tassi medi dell’annualità in corso, da quest’anno il calcolo dei parametri sarà basato sulla media dei tassi medi degli ultimi 5 anni con la formula seguente:
[(somma dei premi assicurativi degli ultimi cinque anni) / (somma dei valori assicurati degli ultimi cinque anni)] x 100
per ogni combinazione area territoriale/prodotto/pacchetto di garanzie.
Nella sostanza questo genererà una differenza tra il “tasso reale” della polizza e il parametro contributivo 2024 che sarà più apprezzabile nelle zone nelle quali il tasso medio è in crescita negli ultimi anni, in altre parole la perdita di contributo sarà maggiore nelle zone in cui il tasso è in aumento.
La nota positiva è che AGEA non dovrà attendere la fine della campagna per determinare i parametri ma potrà calcolarli anche all’inizio della campagna o quando saranno stabili i dati della campagna precedente.
Riduzione dei parametri massimi contributivi
Anche i parametri massimi contributivi hanno subito un taglio, le differenze rispetto al 2023 sono le seguenti
Le combinazioni di garanzie sono:
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- A: polizze che coprono tutte e 9 le avversità;
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- B: polizze che coprono le avversità catastrofali e almeno un’avversità di frequenza ed eventualmente le avversità accessoria;
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- C: polizze che coprono almeno 2 avversità di frequenza ed eventualmente le avversità accessorie;
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- D: polizze che coprono le 3 avversità catastrofali;
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- E: polizze index based;
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- F: polizze monorischio grandine, solo se sottoscritte da nuovi assicurati intesi come “CUAA e superfici” non presenti nel database delle polizze agevolate degli ultimi 5 (cinque) anni.
Va da sé che, qualora venissero stipulate polizze per le quali il tasso totale agevolato risulti superiore al parametro massimo, questo verrebbe limitato al parametro massimo.
Eliminazione o quasi delle clausole di salvaguardia;
Le clausole di salvaguardia sono state conservate solo per aziende agricole che sono in possesso di sistemi di difesa attiva (Reti antigrandine, Reti antiacqua, Impianti antibrina) e per i nuovi assicurati intesi come “Cuaa e superfici” non presenti nel database delle polizze agevolate degli ultimi 5 anni. Quindi per quest’anno è valido il seguente criterio: se un’azienda agricola nuova assicura può beneficiare della sottoscrizione di una polizza monorischio grandine allora beneficerà anche della rispettiva clausole di salvaguardia. Ricordiamo che le clausole di salvaguardia sono quelle condizioni che fanno sì che la spesa ammessa a contributo non si distanzi mai troppo dall’effettivo premio agevolato pagato, in particolare le clausole variano in base alla combinazione di avversità sottoscritte secondo la seguente tabella:
Standard Value decurtati del 20%;
La metodologia di calcolo degli Standard Value non cambierà rispetto al 2023 ma al risultato ottenuto per gli Standard Value 2024 verrà applicato un taglio lineare del 20%. Attualemnte sono in fase di consultazione alle Regioni e Provincie Autonome.
Dal punto di vista assicurativo è quindi possibile:
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- Assicurare l’effettivo attuale valore reale delle produzioni oggetto di copertura, qualora tale valore sia superiore al valore della produzione ordinaria storica aziendale, riteniamo che il valore eccedente il valore delle produzioni sia necessario gestirlo con uno specifico certificato non agevolato;
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- Nel caso in cui il valore della produzione ordinaria sia superiore allo S.V., tale valore indicato nel PGIR riteniamo possa essere integralmente assicurato e ricompreso nel certificato agevolato, l’eccedenza di valore rispetto allo S.V., determinerà una riduzione proporzionale del contributo.
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- Nel caso in cui il valore della produzione ordinaria sia inferiore allo S.V., è consentito ammettere esclusivamente a contributo tale valore ridotto, non configurandosi lo S.V. elemento di determinazione del valore agevolabile, ma esclusivamente un indicatore di controllo. Qualora il controllo a campione confermi la non giustificabilità del valore delle produzioni assicurate, la riduzione della spesa ammissibile a contributo sarà determinata con riferimento alle regole degli aiuti comunitari, con possibile applicazione di criteri penalizzanti e non la semplice riduzione proporzionale.
Fondo AgriCAT con premialità per le aziende del Centro Sud Italia;
Il Fondo nel 2024 opera, nei limiti della relativa disponibilità finanziaria, con le seguenti condizioni:
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- Colture permanenti (ad esclusione di agrumi e olivi), orticole e vivai:
– Franchigia: 30%;
– Limite di indennizzo (lordo franchigia): 40%, elevato al 45% per le imprese del Centro Sud Italia;
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- Seminativi e altre colture (inclusi agrumi e olivi):
– Franchigia: 20%;
– Limite di indennizzo (lordo franchigia): 35%, elevato al 40% per le imprese del Centro Sud Italia;
Si ricorda che il fondo AgriCAT non risarcisce sul reale valore della produzione ma sulla base di indici di costo.